A - Aerofotogrammetria: Tecnica utile al rilevamento delle caratteristiche del terreno
non facilmente percepibili al livello del suolo, attraverso fotogrammi
scattati a distanza che poi venivano dati in pasto allo stereocartografo che, attraverso il suo meccanismo, le trasforma in mappa.
B - Bologna: Tutt'ora, a Bologna, presso l'istituto di Topografia e geodesia, sono conservati dei un esemplare intatto e funzionante di stereocartografo.
C - Coordinate cartesiane: Le coordinate cartesiane erano rilevate attraverso la triangolazione e usate per il posizionamento degli assi dello stereocartografo.
D - Distorsione: Qualvolta che si faceva una rilevazione attraverso lo stereocartografo, questi doveva provvedere a correggere la distorsione attraverso uno specifico apparato.
E - Ermenegildo Santoni: inventore dello stereocartografo.
F - Fotogrammetria: Tecnica di rilievo che permette di acquisire dei dati metrici di un oggettotramite l'acquisizione e l'analisi di una coppia di fotogrammi stereometrici.
G - Galileo: Le Officine Galileo furono la culla dello stereocartografo.
H - Honoris causa: A Ermenegildo Santoni furono conferite ben 2 lauree honoris causa per tutte le sue invenzioni: la prima al "Politecnico di Milano" e l'altra presso l' "Università di Bologna"
I - Inclinazione: Le fotografie posizionate all'interno dello stereocartografo venivano inclinate per poter "vedere" lo stesso punto da entrambe le foto contemporaneamente.
L - Lente: una serie di lenti permetteva all'operatore di intercettare il punto che doveva essere passato su carta.
M - Monocomparatore: insieme al suo gemello forma il comparatore stereo dello stereocartografo.
N - NIEUPORT 17: uno degli aerei dai quali venivano fatte le riprese aereofotogrammetriche.
O - Ottica: Branca della scienza che serve allo stereocartografo per funzionare.
P - Precisione: L'invenzione dello stereocartografo è quella che permettè di stampare mappe molto precise.
Q - Quinto modello: Ultimo modello dello stereocertografo, quello più veloce e moderno.
R - Restitutore: Apparato basato sulla proiezione meccanica, è formato da un sistema ottico di prismi e lenti.
S - Stereocartografo
T - Tavolo da disegno: Tavolo al di fuori del sistema meccanico dove era posizionata, attraverso diversi ingranaggi e bacci collegati allo stereocartografo, una matita e un rullo di carta.
U - Un operatore: per lo stereocartografo modello 5 bastava un solo operatore per farlo funzionare.
V - Visione stereoscopica: Le fotografie permettevano una visione stereoscopica del punto preso in considerazione.
Z - Zinco: Dopo che la mappa era uscita dallo stereocartografo, veniva copiata a mano dagli operai: ognuno di loro doveva ricopiare dei particolari (es. montagne, fiumi, etc); tutte queste carte poi venivano passate su una lastra di zionco per la stampa chimica.
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