lunedì 9 novembre 2020

Extra - Facciamo a pezzi uno stereocartografo

 

Figura 1 - Qui possiamo vedere una foto dello stereocartografo completo, prima dello smontaggio.

Figura 2 - Per prima cosa, vengono smontati gli oculari e il pantografo, successivamente si passa a smontare i telai.

Figura 3 - Alla fine rimangono solo i piedi

Questo stereocartografo, risiede al museo delle  Officine Galileo. É un modello 5 ed è stato donato dalla famiglia di un ex dipendente della  EIRA.

Quando la ditta chiuse, l'operaio prese con se lo stereocartografo e si mise in proprio. Infatti nella Firenze di allora c'erano molte ditte di aereofotogrammetria e produzioni cartografiche, che adesso sono state tutte dismesse a causa della nascita dei satelliti che permettono una più immediata produzione cartografica.

 

Si trovava in un appartamento e, una volta che l'ex operaio morì, i suoi eredi vollero sgomerare l'appartamento. Così, lo stereocartografo venne smontato e donato al museo.

Sfortunatamente, non si trova in esposizione al museo. Lo spazio è poco e i fondi pochi per creare un nuovo stand. Però il direttore del museo, Luciano Romeo, si sta adoperando per restaurarlo e trovargli un posticino.

L'ottica di questo stereocartografo è stata smontata preventivamente e imballataperchè molto delicata.

Figura 4 - Parti interne mobili dello stereocertografo.
Figure 5 - Meccanismo di scorrimento del pantografo.

Figura 6 - Tavolo da disegno con pantografo.

 Fonti : Luciano Romeo, direttore tecnico del museo delle Officine Galileo.

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