Non esistono delle e vere e proprie normative o ISO che regolano il funzionamento dello stereocartografo, ma più che altro delle linee guida.
É possibile ritrovare il funzionamento dell' intero apparato descritto proprio da Santoni nell'articolo redatto per "La Rivista del Catasto e dei Servizi Tecnici Erariali". Qui viene descritto nei particolari il funzionamento dello stereocartografo mod. II modello più diffuso di stereocartografo in assoluto.
All'interno del manuale "Stereosimplex Galileo-Santoni mod. IIc", scaricabile da questo link, si ritrovano le scale di riduzione e ingrandimento standard del modello stesso (Figura 1) e i rapport stadard realizzabili con il pantografo (Figura 2).
Figura 1 - Scale di riduzione e ingrandimento standard |
Figura 2 - Rapporti relizzabili con il pantografo |
Dalle frecce blu nelle dfigure sono indicate la scala e il rapporto più utilizzato.
Per quanto riguarda le norme sulla cartografia adottate al tempo, ritroviamo la legge 2 Febbraio 1960, n.68 che regola la produzione delle carte geografiche, la vendita, la pubblicazione e abroga alcune alte leggi.
Esistono delle ISO che regolano il corretto funzionamento delle attrezzature topografiche:
- Norme ISO 17123 "Optics and optical instruments - Field procedures for testing geodetic and surveying instruments": descrivono, per l'appunto, le procedure da adottate per determinare e valutare la precisione, intesa come ripetibilità delle misure, di uno strumento topografico nelle condizioni operative;
- ISO/TC172/SC 6 "Geodic and surveying instrument": decrive gli strumenti geodetici e per il rilevamento del territorio
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