L'alluminio è uno dei metalli della tavola periodica più resistente al tempo, questo grazie a un sottilizzimo trato di ossido che impedisce al materiale di entrare in cotatto con l'ossigeno.
É davvero un fatto bizzarro che ci serviamo dell'ossido, una sostanza che normalmente rovina gli oggetti, basta pensare che l'ossidazione del ferro produce quella che volgarmente viene chiamata ruggine. Invece l'ossido di alluminio protegge il materiale. Basta pensare che questi è il secondo materiale per durezza, dopo il dimante, ad oggi conosciuto.
L'applicazione dello strato di ossido sull'alluminio viene chiamata anodizzazione. Il processo di anodizzazione non è molto complicato da capire. Il metodo più comune consiste nell'anodizzazione con acido solforico. Il pezzo di alluminio sottoposto a questo trattamento, viene pulito e immerso nell'acido. Il pezzo funge da anodo (-) di un circuito elettrico, al quale viene applicata una carica positiva, mentre alle piastre, anch'esse immerse nell'acido viene applicata una carica negativa. L'oggetto, a questo punto, si combina con gli ioni di ossigeno a carica negativa e crea l'ossido di alluminio.
Vasca di anodizzazione |
Ma il processo non è finito qui, per scopi puramente decorativi, questo ossido può essere anche colorato, fissato ed infine fatto asciugare.
L' ossatura stereocartografo è fatto di alluminio e grazie a l'ossidazione di tutte le sue parti, ha permesso ad alcuni suoi esemplari di essere operativi anche ai giorni nostri.
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